mercoledì 6 luglio 2011

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Barbara senza amore è un fuoco spento, è fiamma che non brucia, è vuoto nell'anima (vuoto a perdere)...


Barbara senza amore è triste, è sola, ma sopravvive e si rafforza, e si gode le risate dei bambini.


Barbara senza amore è cosa rara, è momento che si cristallizza, e guarda da lontano...


Barbara senza amore osserva gli uomini muoversi, e da vicino sembrano grossi insetti impazziti... 

domenica 26 giugno 2011

le menage du jour

pulire stirare cucinare riordinare chiacchierare colorare guardare la tv insegnare ad isa ad andare in bici ... finalmente è tornata Mammastrega....


ora vado a letto e sognerò solo il verde... il colore dei miei sogni sereni....

venerdì 24 giugno 2011

welcome to the new barbara

Ogni volta ricomincio da zero. Non imparo mai, a ricominciare da tre.


Pazienza. Anche questa è Barbara.


L'uomo-albero è andato, scappato dietro le sue paure di innamorarsi di una donna troppo diversa da lui.


Il re è morto, viva la repubblica


Barbara

giovedì 23 giugno 2011

Restiamo streghe. 
Restiamo stelle blu che brillano in universi lontani, che gli uomini temono perché non riescono a capire.... viviamo con i nostri ritmi, con i nostri respiri... non con i loro... che siano loro, finalmente, ad adeguarsi a noi.
perché noi ne valiamo la pena....

mercoledì 22 giugno 2011

La mia mamma

La mia mamma eccola qua
un petalo si sa già
è una rosa profumata
di più, è anche una fata.
Ma attento,
ti può pungere
sempre prudenza con lei.
Non si compra
si guadagna
ecco qua è la mia mamma.

Davide Baldes 3  maggio 2010

questo lo ha scritto il mio amico Gianluca, che è un grande uomo...

Vivi e gioisci. Punto.
Non dire nulla di te che tolga all'altro il piacere della scoperta che si prova nel compiere assieme il percorso della reciproca conoscenza.... nelle cose belle ed in quelle meno belle....
E quando un punto di vista non ti piace, sali sul tavolo e guarda la tua stanza dall'alto.
Scoprirai che se prendi le cose da un punto di vista diverso, cambiano di forma e di colore.
Quello che per qualcuno può essere malattia, difetto, problema, da un altro punto di vista può essere la differenza tra il vivere la vita rispettando ossequiosamente quei binari che usi, costumi, consuetudini, buona educazione, cattolicesimo e perbenismo hanno tracciato per noi tutti, ed il vivere la vita con le porte del cuore e dell'anima spalancata... entra di tutto e molte cose faranno anche male... ma entrano anche il bene e l'amore, con tempi e modalità per altri impensabili.
Si, forse tu vivi facendo e facendoti del male.... però tu vivi....
Questo conta...

IL DIRITTO DI AMARE

Pensavo oggi, scrivendo ad un’amica, che tu mi hai detto che i miei comportamenti ti fanno pensare che io sia troppo malata per avere una relazione seria e duratura.
A dir la verità, sono gli uomini della mia vita che stanno dimostrando che è troppo difficile per loro sostenere una relazione seria e duratura con una persona malata, non il contrario. Io amo e ci sono.
E con quale diritto pensi di poter giudicare la malattia? Chi è malato, chi lo è poco, chi tanto, chi ha diritto all’amore e chi no?
Come fai ad arrogarti un diritto simile?
Io ho visto persone che stavano mille volte peggio di me amare con tutto il cuore ed essere riamati. Ho visto Aurelio uscire dal suo tunnel grazie all’amore di Emiliana. Ho visto l’amore di Giovanni aiutarmi a sentirmi di nuovo un essere umano i primi tempi che stavo in clinica. Ho visto un uomo così pazzo da passare le notti e i giorni a cantare ininterrottamente “Bianco Natale” aspettare con ansia le visite della moglie.
Ho visto Alessandro il Fantasma, amarmi con tutto il cuore, e lasciarmi rose e regali sul letto, e scrivermi poesie dettandole a sua madre perché non riusciva più a scrivere, e a volte tremare così tanto da non riuscire a stare in piedi, ma appoggiarsi al braccio di qualcuno per arrivare fino alla mia stanza. Cosa avrei dovuto dirgli, che il suo non era amore? (“ti amo come la neve d’inverno, come la brace, come la pioggia, come le radure a primavera, come l’appennino  in fiore”.)
Ho un problema, ho una malattia, ho un marchio rosso sulla fronte e non l’ho mai nascosto (e Ornella mi ha detto che ho sbagliato, avrei dovuto dire: “io sono Barbara e stop”.  Probabilmente ha ragione lei… forse neppure ti saresti accorto).
Ieri parlavo con Gianluca al telefono, il mio compagno dei primi anni delle superiori, e lui mi diceva
“Babi ma tu sei sempre stata diversa dagli altri, sempre stata fatta a modo tuo, è sempre stata la tua forza e la tua bellezza! Ora non puoi permettere che ti dicano che sei malata e trasformare questi tuoi pregi in difetti: tu sei tu, vivi la tua vita serenamente.”
E’ quello che farò da ora.
Del resto molti medici me lo avevano detto: che non dovevo andare in giro a parlare della mia malattia perché cercando di facilitare la vita degli altri, con il mio eterno maledetto istinto da crocerossina, avrei dannato la mia.
Da adesso in poi non solo cercherò di stare meglio, per me stessa e per gli altri, ma smetterò di dire in giro che sono malata.
Chi mi accetterà, chi mi conoscerà, chi mi amerà, lo farà per quello che sono, per le mie tenerezze improvvise, per le risate che sentiranno, per le frasi che dirò, per gli incantesimi che lancerò...
Non permetterò a nessuno di dire che io non posso amare (i miei figli, un uomo, un bosco pieno di bellissimi alberi): perché io ci ho vissuto, tra i pazzi, amore mio, e ti assicuro che amano molto di più e molto più a lungo (e meglio) di molti "esseri umani".
Sono una stella blu, brillo della mia luce, una luce diversa da quella delle stelle bianche. Ricordi? Era questo che ti piaceva di me.
Il blu può derivare da tanti ragioni, ma non mi interessa… il blu è la mia differenza dal mondo, differenza di cui mi vanto.
Io sono unica, io sono Barbara, io brillo, e brillerò per sempre.