martedì 21 giugno 2011

questo è un post di due anni fa, ma vale ancora

ALWAYS THE SAME SILLY BARBARA




Mattina triste, triste come non era da tanto. Una volta ancora il cuore si mette tra la ragione e la vita, mi fa dimenticare logica e intelligenza… una volta ancora, credo al primo che arriva…non importa poi molto chi sia…. E poi quando scopro cosa c’è dietro, l’elastico che tengo legato ormai alle caviglie da sempre, non riesco più a trattenerlo, e vengo respinta come un treno impazzito contro quel muro. Il muro di sempre. Il muro sopra al quale c’è scritto barbara.
Non è degli altri la colpa, è mia.
Io che potrei vivere tutta la vita solo guardando mia figlia sorridermi al mattino, come oggi quando mi ha aperto la porta con quel suo piccolo pigiama azzurro… e invece mi faccio ferire da persone che non hanno neanche il coraggio della verità.
Perché tutti gli uomini che incontro non posseggono che parte di quello che voglio? Perché uno mi dà la verità, uno la tenerezza, uno la dedizione? Flavio sorriderebbe soddisfatto e direbbe “Te l’avevo detto.” (dopo di lui, il diluvio).
Perché se un uomo mi piace non sono capace di aspettare semplicemente che sia lui ad avvicinarsi e cercarmi, che scelga i suoi tempi, che dica le sue verità quando riesce… perché queste mie frenesie da strega… perché con me tutta la verità viene a galla e allora se ne vanno, la coda tra le gambe? Cosa ho fatto di male per meritarmi la verità, quando poi ferisce e spakka…
Perché gli uomini non sanno cenare in un bel ristorante di fronte ad un bel panorama, senza essere sopraffatti dal bisogno di inventarsi futuri inesistenti…. E non riuscire poi a reggerle al mattino?
Perché non so stare da sola?

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