domenica 26 giugno 2011

le menage du jour

pulire stirare cucinare riordinare chiacchierare colorare guardare la tv insegnare ad isa ad andare in bici ... finalmente è tornata Mammastrega....


ora vado a letto e sognerò solo il verde... il colore dei miei sogni sereni....

venerdì 24 giugno 2011

welcome to the new barbara

Ogni volta ricomincio da zero. Non imparo mai, a ricominciare da tre.


Pazienza. Anche questa è Barbara.


L'uomo-albero è andato, scappato dietro le sue paure di innamorarsi di una donna troppo diversa da lui.


Il re è morto, viva la repubblica


Barbara

giovedì 23 giugno 2011

Restiamo streghe. 
Restiamo stelle blu che brillano in universi lontani, che gli uomini temono perché non riescono a capire.... viviamo con i nostri ritmi, con i nostri respiri... non con i loro... che siano loro, finalmente, ad adeguarsi a noi.
perché noi ne valiamo la pena....

mercoledì 22 giugno 2011

La mia mamma

La mia mamma eccola qua
un petalo si sa già
è una rosa profumata
di più, è anche una fata.
Ma attento,
ti può pungere
sempre prudenza con lei.
Non si compra
si guadagna
ecco qua è la mia mamma.

Davide Baldes 3  maggio 2010

questo lo ha scritto il mio amico Gianluca, che è un grande uomo...

Vivi e gioisci. Punto.
Non dire nulla di te che tolga all'altro il piacere della scoperta che si prova nel compiere assieme il percorso della reciproca conoscenza.... nelle cose belle ed in quelle meno belle....
E quando un punto di vista non ti piace, sali sul tavolo e guarda la tua stanza dall'alto.
Scoprirai che se prendi le cose da un punto di vista diverso, cambiano di forma e di colore.
Quello che per qualcuno può essere malattia, difetto, problema, da un altro punto di vista può essere la differenza tra il vivere la vita rispettando ossequiosamente quei binari che usi, costumi, consuetudini, buona educazione, cattolicesimo e perbenismo hanno tracciato per noi tutti, ed il vivere la vita con le porte del cuore e dell'anima spalancata... entra di tutto e molte cose faranno anche male... ma entrano anche il bene e l'amore, con tempi e modalità per altri impensabili.
Si, forse tu vivi facendo e facendoti del male.... però tu vivi....
Questo conta...

IL DIRITTO DI AMARE

Pensavo oggi, scrivendo ad un’amica, che tu mi hai detto che i miei comportamenti ti fanno pensare che io sia troppo malata per avere una relazione seria e duratura.
A dir la verità, sono gli uomini della mia vita che stanno dimostrando che è troppo difficile per loro sostenere una relazione seria e duratura con una persona malata, non il contrario. Io amo e ci sono.
E con quale diritto pensi di poter giudicare la malattia? Chi è malato, chi lo è poco, chi tanto, chi ha diritto all’amore e chi no?
Come fai ad arrogarti un diritto simile?
Io ho visto persone che stavano mille volte peggio di me amare con tutto il cuore ed essere riamati. Ho visto Aurelio uscire dal suo tunnel grazie all’amore di Emiliana. Ho visto l’amore di Giovanni aiutarmi a sentirmi di nuovo un essere umano i primi tempi che stavo in clinica. Ho visto un uomo così pazzo da passare le notti e i giorni a cantare ininterrottamente “Bianco Natale” aspettare con ansia le visite della moglie.
Ho visto Alessandro il Fantasma, amarmi con tutto il cuore, e lasciarmi rose e regali sul letto, e scrivermi poesie dettandole a sua madre perché non riusciva più a scrivere, e a volte tremare così tanto da non riuscire a stare in piedi, ma appoggiarsi al braccio di qualcuno per arrivare fino alla mia stanza. Cosa avrei dovuto dirgli, che il suo non era amore? (“ti amo come la neve d’inverno, come la brace, come la pioggia, come le radure a primavera, come l’appennino  in fiore”.)
Ho un problema, ho una malattia, ho un marchio rosso sulla fronte e non l’ho mai nascosto (e Ornella mi ha detto che ho sbagliato, avrei dovuto dire: “io sono Barbara e stop”.  Probabilmente ha ragione lei… forse neppure ti saresti accorto).
Ieri parlavo con Gianluca al telefono, il mio compagno dei primi anni delle superiori, e lui mi diceva
“Babi ma tu sei sempre stata diversa dagli altri, sempre stata fatta a modo tuo, è sempre stata la tua forza e la tua bellezza! Ora non puoi permettere che ti dicano che sei malata e trasformare questi tuoi pregi in difetti: tu sei tu, vivi la tua vita serenamente.”
E’ quello che farò da ora.
Del resto molti medici me lo avevano detto: che non dovevo andare in giro a parlare della mia malattia perché cercando di facilitare la vita degli altri, con il mio eterno maledetto istinto da crocerossina, avrei dannato la mia.
Da adesso in poi non solo cercherò di stare meglio, per me stessa e per gli altri, ma smetterò di dire in giro che sono malata.
Chi mi accetterà, chi mi conoscerà, chi mi amerà, lo farà per quello che sono, per le mie tenerezze improvvise, per le risate che sentiranno, per le frasi che dirò, per gli incantesimi che lancerò...
Non permetterò a nessuno di dire che io non posso amare (i miei figli, un uomo, un bosco pieno di bellissimi alberi): perché io ci ho vissuto, tra i pazzi, amore mio, e ti assicuro che amano molto di più e molto più a lungo (e meglio) di molti "esseri umani".
Sono una stella blu, brillo della mia luce, una luce diversa da quella delle stelle bianche. Ricordi? Era questo che ti piaceva di me.
Il blu può derivare da tanti ragioni, ma non mi interessa… il blu è la mia differenza dal mondo, differenza di cui mi vanto.
Io sono unica, io sono Barbara, io brillo, e brillerò per sempre.

martedì 21 giugno 2011

questo è un post di due anni fa, ma vale ancora

ALWAYS THE SAME SILLY BARBARA




Mattina triste, triste come non era da tanto. Una volta ancora il cuore si mette tra la ragione e la vita, mi fa dimenticare logica e intelligenza… una volta ancora, credo al primo che arriva…non importa poi molto chi sia…. E poi quando scopro cosa c’è dietro, l’elastico che tengo legato ormai alle caviglie da sempre, non riesco più a trattenerlo, e vengo respinta come un treno impazzito contro quel muro. Il muro di sempre. Il muro sopra al quale c’è scritto barbara.
Non è degli altri la colpa, è mia.
Io che potrei vivere tutta la vita solo guardando mia figlia sorridermi al mattino, come oggi quando mi ha aperto la porta con quel suo piccolo pigiama azzurro… e invece mi faccio ferire da persone che non hanno neanche il coraggio della verità.
Perché tutti gli uomini che incontro non posseggono che parte di quello che voglio? Perché uno mi dà la verità, uno la tenerezza, uno la dedizione? Flavio sorriderebbe soddisfatto e direbbe “Te l’avevo detto.” (dopo di lui, il diluvio).
Perché se un uomo mi piace non sono capace di aspettare semplicemente che sia lui ad avvicinarsi e cercarmi, che scelga i suoi tempi, che dica le sue verità quando riesce… perché queste mie frenesie da strega… perché con me tutta la verità viene a galla e allora se ne vanno, la coda tra le gambe? Cosa ho fatto di male per meritarmi la verità, quando poi ferisce e spakka…
Perché gli uomini non sanno cenare in un bel ristorante di fronte ad un bel panorama, senza essere sopraffatti dal bisogno di inventarsi futuri inesistenti…. E non riuscire poi a reggerle al mattino?
Perché non so stare da sola?

solstizio d'estate

21 giugno 2011                                

Oggi giornata di sole stupido.
Ho dormito male, ma mi ha aiutato il messaggio di Max ieri notte. Diceva:
"mia strega, la strada che porta alla casa dei sogni non è persa... è dentro di te in un angolo del tuo cuore. Non perdere la speranza. Gambelunghe".
Allora ho sognato i sentieri che sono dentro il mio cuore.


20 giugno 2011

Mio dolce amore,
so che non ti farebbe piacere ricevere un'altra mail, allora ho deciso di scrivere “a me stessa”.

Ieri era il giorno in cui ho frugato tra le tue mail. Ieri era il giorno in cui hai smesso di amarmi, o almeno il giorno in cui hai cominciato a credere che fosse così. Io non penso che l'amore possa finire in poche ore, né che basti un gesto (per quanto sconsiderato) per farlo finire. Dovrei avere una troppo bassa opinione del tuo amore, per pensare che finisse così in fretta... allora penso che sia ancora lì, nascosto nel tuo cuore, protetto dal muro che ti sei costruito per tenermi lontana, io, la paria che ha tradito.

E' dura ma vado avanti. Ieri è stato un giorno da dimenticare, tagli compresi: oggi gli amici mi hanno ricordato quello che io scordo sempre: che sono amata, che sono speciale. Io credo in loro, perché sono tanti e tutti dicono la stessa cosa. Allora torno a vivere. E da questo dolore rinasco come sempre più forte.

Mi dispiace, perché ti amo ed era bello sapere di far parte della tua vita. Ma non posso tornare indietro e disfare quello che ho fatto. Fa parte della mia maledetta malattia e posso solo dire che continuerò a lottare per imparare a fermarmi di fronte alle cose sbagliate che ogni tanto sono più forti di me... ma niente e nessuno mi (ti) assicura che ci riuscirò. Quindi capisco la tua scelta, come alla fine ho capito quella di rens, di francesco, di flavio. Non è facile volermi bene.

Gli amici possono dimenticare, accettare. Ma un amore? Cosa si aspetta, un amore?
Io capirei. Io ho accettato tanto e ho visto tanto. So che la vita continua e l'amore è un bene troppo prezioso per lasciarlo scivolare via solo per orgoglio o per paura. Ma io sono io... anche in questo fosse sono sbagliata, o forse sono speciale, o forse sono meglio di voi.